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Spopolamento





Raggiungiamo il paese di Acquaviva Platani nel primo pomeriggio. C’è silenzio nei campi. Tre cani randagi ci seguono per un po’, poi desistono. Un acquazzone si avvicina dall’altra parte della valle. Troviamo riparo sotto una vecchia quercia. Un contadino si copre il capo con un poncho di tela e prosegue.


Sulla via principale niente si muove. Alcune case sono vuote. Un vecchio che fuma il sigaro sotto a un balcone risponde al nostro cenno di saluto.





Acquaviva deve il suo nome alle molte sorgenti. Paese ricco d’acqua e fertile, eppure ora è uno dei borghi che soffre di più lo spopolamento nell’isola. Negli anni ’50 toccava i 3600 abitanti. Ora ne ha solo 860. Circa 2.500 dei suoi cittadini sono residenti altrove.


È dura vedere i borghi estinguersi lentamente. C’è bisogno di un sistema nuovo per restituire vita alle piccole comunità. Ci sarà un modo di farlo nel futuro prossimo?

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