La cattedrale di Monreale ha dei mosaici così belli da guardarli a bocca aperta. Si dice che Guglielmo II la fece costruire “bella dentro” per dare valore all’interno delle cose, piuttosto che all’esterno (in contrapposizione alla cattedrale di Palermo).
La differenza tra la cattedrale di Palermo e Monreale è che della prima si puntava all’estetica, mentre della seconda all’interno.
Era convinto che l’interiorità delle persone valesse di più del loro aspetto.
Poco lontano dalla cattedrale abbiamo visto un mosaicista al lavoro. Con un cuneo formava i pezzi e poi, con pazienza, li univa. Abbiamo avuto la sensazione che gli eventi delle nostre vite fossero come quei tasselli. Se li guardi individualmente sono brutti, spigolosi, dal colore troppo accesso o troppo spento. Ma messi accanto gli uni agli altri vanno a formare un quadro completo, un’armonia di luce e colore. E se avessimo fiducia che tutto servirà a formare il quadro d’insieme? Potremmo vedere la vita come un mosaico da comporre, ogni tassello come sfumatura di un quadro perfetto.
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