In provincia di Caltanissetta una grande macchia verde assorbe i raggi del sole. È ciò che resta di un bosco molto esteso. Fino a qualche secolo fa copriva parte del sud-est della Sicilia.
È denso e ombroso. Oltre seicento specie di piante ne coprono la superficie; formano sottoboschi molto fitti. Risalta l’odore di terra argillosa, corteccia umida, erbe aromatiche.
Si possono osservare alberi uguali con corteccia diversa, sia per consistenza che per colore. Può essere liscia e marrone oppure ruvida e grigia.
È la quercia da sughero, una pianta con la particolarità di far ricrescere la propria corteccia. Questa infatti è un rivestimento isolante che la protegge dagli incendi. Di solito le querce da sughero vivono fino a duecento anni, in casi rari anche di più.
Proprio al centro di questa macchia si trova la sughera mosaica, un esemplare unico e maestoso che dovrebbe avere circa cinquecento anni d’età.
Esperti da tutto il mondo vengono qui a studiare questo grande monumento naturale. Secondo alcune fonti è la quercia da sughero più antica del pianeta. Secondo altre fonti non sarebbe proprio la più antica, ma comunque straordinariamente longeva.
È stata scoperta solo pochi decenni fa. Prima era ben nascosta in mezzo a un bosco quasi impenetrabile. Ora ci sono sentieri d’accesso che guidano i visitatori attraverso questi patriarchi di corteccia e foglie.
Il conforto che viene dal camminarci non ha prezzo. Arriva all’improvviso, ignora ogni pensiero razionale. Permette di apprezzare la saggezza, il silenzio e la grandiosità di questo pianeta.
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